DESCRIZIONE Il dipinto raffigura Don Camillo De Curtis, patrizio cavese.Egli è in posizione frontale,e ne è raffigurato solo il busto.La testa illuminata da sinistra ruota leggermente verso destra con lo sguardo diretto verso lo spettatore.La luce illumina in basso la mano destra che regge un foglio piegato e la mano sinistra è aperta verso lo spettatore , con le dita piegate.Lintervento di restauro del 1958, documentato, ha inciso sulla leggibilità dell'opera.E' possibile coglier però una certa capacità,da parte del pittore,nel tentativo di delineare i tratti psicologici del personaggio,e nell'espediente della mano aperta per suggerire l'idea di spazialità.

NOTIZIE STORICHE CRITICHE L'opera fa parte di una galleria di personaggi illustri della città di Cava.Nonostante gli invasivi interventi di restauro del 1958 è possibile rintracciare la presenza di almeno due pittori, realizzatori dei dipinti, confrontando soprattutto le fisionomie.Il maestro autore di questo dipinto appare più dotato rispetto al pittore che realizza il gruppo dei reali d'Aragona.Il maestro in questione ha una discreta abilità di ''mestiere'' ,anche se è privo di spunti originali e della capacità di aggiornamento.Antonio De Curtis,Totò, chiese nel 1960 di acquistare tale dipinto perchè aveva rintracciato un suo avo , ma il Consiglio Comunale si apresse negativamente (Incartamenti Comune Di Cava)

Il dipinto venne restaurato,con altre 17 tele ad olio fattiarte della galleria di personaggi illustri di Cava, delibera della Giunta n°123 del 20 marzo 1958.L'incarico veniva affidato al prof.Pasquale Canonico, di Napoli per la cifra complessiva di £ 270.00.Il dipinto ha ....il rifodero,l'asportazione della vernice,numerosi occhi,la sostituzione del telaio e la sistemazione della cornice .la vernice attuale è spessa ,inoltre il rifodero ....causato lo schiacciamento delle crettature.